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Filicudi

Parco archeologico delle isole Eolie

 VILLAGGIO DI FILO BRACCIO

Il sito si estende sulla piana di Filo Braccio in prossi- mità della costa. Si tratta del più antico insediamento relativo alla facies di Capo Graziano (2300-1700 a.C.) che è stata identificata da Luigi Bernabò Brea nel popolo leggendario degli Eoli, del quale le isole portano ancora il nome.

Il villaggio si compone da fattorie composte da vari ambienti, costruiti con grandi ciottoli prelevati sul posto dallo strato della spiaggia Tirreniana (Pleistocene).

Provengono da queste abitazioni le più antiche tracce di consumo di vite vinifera.

VILLAGGIO PREISTORICO MONTAGNOLA DI CAPOGRAZIANO

Intorno al 1700 a.C. gli abitanti del villaggio di Filo Brac- cio si spostarono sulla soprastante Montagnola di Capo Graziano alta e occuparono i terrazzi naturali del pendio. I motivi di questo spostamento furono dovuti alla necessità di difesa che forse si era improvvisamente determinata per il pericolo di incursioni nemiche provenienti dal mare.

Il sito preistorico occupa un ampio terrazzo a 100 m s.l.m. Gli scavi archeologici, condotti dal 1952 al 1969, scoprirono 27 capanne a pianta ovale molto vicine le une con le altre, con piccoli spazi liberi fra loro.

Le dimensioni delle singole strutture variano da 3 a 6 metri di diametro e talvolta sono molto ristrette. Si presentano con muri a secco larghi circa 50-60 cm costruiti a doppio filare di pietre, raccolte nel terreno circostante. In genere i pavimenti interni erano ad un livello più basso rispetto al piano di campagna, pertanto gli ambienti risultavano quasi seminterrati. Dalle capanne I e II provengono le tipiche ciotole decorate da motivi incisi a zig-zag.

Da questo villaggio provengono importanti testimonianze dei commerci con i Micenei. Molte sono infatti le ce- ramiche importate dall’Egeo, datate al Tardo Elladico I-II. Esse di distinguono perché lavorate al tornio e decorate con disegni dipinti in bruno e rosso.

Nella parte sud del villaggio risulta evidente un cambiamento urbanistico che corrisponde ad un diverso periodo cronologico datato dal 1500 al 1300 a.C. Al di sopra delle case della cultura di Capo Graziano, vennero costruite altre abitazioni o furono riutilizzate quelle già esistenti da una nuova cultura, questa volta di origine siciliana, denominata cultura di Thapsos-Milazzese. Il modello della capanna ovale parzialmente seminterrato non cambia. Questa nuova fase culturale è caratterizzata da un sistema di villaggi che vengono edificati in posizione arroccata e difesa in ogni isola dell’arcipelago (eccetto Vulcano).

I commerci con l’Egeo sono ricchi e intensi come testimoniano le ceramiche e gli ornamenti di fattura orientale datati al Tardo Elladico III.

I reperti trovati sono esposti nel Museo Archeologico Eoliano “Luigi Ber- nabò Brea” a Lipari e nella sezione distaccata a Filicudi.

 

 

 

 

  • Le immagini sono su concessione della Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e .I.S. - Parco Archeologico delle Isole Eolie, Museo Luigi Bernabò Brea - Lipari".